Nel panorama sempre più globale dell’eCommerce, il Cross-Border ha aperto nuove opportunità per le imprese di espandere i propri mercati e raggiungere clienti in tutto il mondo. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, le sfide associate al Cross-Border eCommerce sono diventate sempre più complesse e rilevanti. Prendendo spunto da un mio articolo e speech del 2019 sui quattro principali rischi del Cross-Border eCommerce, esamineremo le difficoltà che le imprese devono affrontare nel 2023.

Frodi e furto di dati

Con l’aumento delle transazioni globali nel Cross-Border eCommerce, anche le frodi e il furto di dati sono aumentati in frequenza e gravità. In particolare, il furto di identità è diventato una delle sfide più grandi per i commercianti Cross-Border. Secondo una ricerca condotta da EKN Research e Radial, le frodi CNP (carta non presente) rappresentano il 60-70% di tutte le frodi con carte di credito. Questo fenomeno è in costante crescita e ha causato un aumento del 18% delle frodi totali con carte di credito nel Regno Unito nel 2015, secondo Euromonitor.

Privacy e protezione dei consumatori

La protezione della privacy e dei diritti dei consumatori è una preoccupazione fondamentale nel Cross-Border eCommerce. Molti paesi in tutto il mondo hanno leggi rigide per garantire la privacy e la protezione dei dati dei consumatori. Ad esempio, secondo l’UNCTAD Global Cyber Law Tracker, il 78% dei paesi ha leggi sulle transazioni elettroniche, il 51% ha leggi sulla protezione dei consumatori, il 57% ha leggi sulla privacy e il 72% ha leggi sui crimini informatici.

Tuttavia, queste leggi sono in continua evoluzione e la loro applicazione varia da paese a paese. La Cina, ad esempio, ha recentemente adottato misure significative per rafforzare la propria normativa in materia di commercio elettronico, richiedendo alle aziende estere di archiviare i dati personali sui server in territorio cinese. In Europa, il GDPR ha introdotto regole più rigorose sulla gestione dei dati personali, con multe pesanti per le violazioni.

Adempimenti fiscali

Gli obblighi fiscali sono un’altra difficoltà per le imprese che operano nel Cross-Border eCommerce. Ogni paese ha regole specifiche sulle tasse e sulla segnalazione delle vendite. Rispettare le normative fiscali locali può essere complesso e richiede un’attenta pianificazione.

Negli ultimi anni, le autorità fiscali di tutto il mondo hanno modificato le regole dell’IVA per ottenere maggiori entrate dalle imprese di eCommerce. Ad esempio, in Taiwan, le aziende straniere con vendite annuali superiori a 16.000 dollari devono registrare l’IVA, addebitarla e presentare dichiarazioni periodiche. Logistica inversa

La logistica inversa nel Cross-Border eCommerce è diventata sempre più complessa negli ultimi anni e rappresenta una sfida significativa per le aziende che operano a livello globale. Ignorare questo aspetto può rendere estremamente difficile l’ingresso e l’operatività in un mercato estero.

Poiché i clienti di tutto il mondo si sentono sempre più a loro agio nell’acquistare prodotti online, le loro aspettative sono aumentate notevolmente. È fondamentale che il processo di reso funzioni senza intoppi. Gli ordini devono essere evasi accuratamente e tempestivamente, ma lo stesso vale per la gestione dei resi. Deludere le aspettative dei consumatori dopo la consegna può danneggiare irreparabilmente il brand dell’azienda.

Secondo l’annuale sondaggio UPS Pulse sullo shopping online, il 61% dei consumatori europei è disposto ad aspettare almeno quattro giorni per gli ordini internazionali. Tuttavia, l’81% di questi acquirenti ha affermato che la possibilità di restituire un prodotto gratuitamente utilizzando un’etichetta di reso prepagata è un fattore importante nella decisione di acquisto.

Attenzione al Cross-Border

Il mercato del Cross-Border eCommerce è in rapida crescita e i marketplace dimostrano quanto sia facile raggiungere clienti internazionali. Tuttavia, è importante comprendere che il Cross-Border eCommerce richiede un impegno costante, investimenti adeguati e un’attenzione scrupolosa alle normative vigenti.

Come evidenziato nell’articolo, le sfide del Cross-Border e

 

Commerce nel 2023 includono frodi e furto di dati, privacy e protezione dei consumatori, adempimenti fiscali e logistica inversa. È necessario affrontare queste sfide con strategie appropriate e mantenendo una conoscenza approfondita delle leggi e dei regolamenti di ogni paese in cui si opera.

L’espansione transfrontaliera può essere un’opportunità significativa per le aziende italiane che desiderano vendere i propri prodotti online, sfruttando la qualità e l’unicità del Made in Italy. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide in modo oculato e adottare le misure necessarie per garantire il successo nel mercato internazionale del Cross-Border eCommerce.